Investire in Italia

L'Italia ha una superficie di 301.336 chilometri quadrati e circa 61 milioni di abitanti, con una densità media della popolazione di 201 abitanti per chilometro quadrato. Situata nel cuore dell'Europa e del Mar Mediterraneo, a sole tre ore di volo dalla maggior parte delle capitali europee, l'Italia è un crocevia che collega l'Europa meridionale al nord e al centro Europa. È la porta d'ingresso per tre mercati chiave con accesso a oltre 800 milioni di consumatori.

L'infrastruttura logistica e la rete di trasporti avanzata sono tra le attrazioni principali per gli investitori stranieri. L'Italia possiede infatti:

la seconda rete stradale più lunga nell'UE dopo la Francia, di cui circa 6.500 km di autostrade, pari al 13,7% di tutte le autostrade in Europa, e 21, 500 km di strade nazionali;la quinta rete ferroviaria più lunga nell'UE con 24,216 mila chilometri di linee ferroviarie;uno dei sistemi di centri merci più sviluppati in Europa. Sette centri merci italiani sono classificati nella Top 20 delle infrastrutture logistiche europee; il secondo posto in Europa per il trasporto marittimo di merci: 24 sono i principali porti commerciali, con tre hub internazionali.

L'Italia è seconda in Europa in termini di aziende manifatturiere, con una forza lavoro qualificata e riconosciuta a livello internazionale, che contribuisce alla qualità del made in Italy.

Conosciuta in tutto il mondo per il made in Italy, oltre ai brand di lusso nel settore della moda, delle automobili e della nautica, l'Italia offre una vasta tipologia di possibili operazioni di investimento anche in altri settori strategici, come le imprese turistico-alberghiere e le aziende agricole: prime fra tutte le aziende vitivinicole, che detengono il primato di produttrici dei migliori vini al mondo. Infine, fra le molteplici tipologie di investimento, non si può dimenticare il settore immobiliare, che in Italia attrae da sempre capitali stranieri, soprattutto per le splendide ville d'epoca e palazzi storici disseminati su tutto il territorio del Paese.

Vi sono a disposizione varie forme di incentivi per incoraggiare gli investimenti esteri. Il diritto europeo impone restrizioni generali in materia di sovvenzioni statali: gli incentivi governativi possono assumere la forma di sovvenzioni in denaro, prestiti a basso interesse, agevolazioni fiscali, costo del lavoro agevolato. Tali incentivi possono essere limitati a determinati settori o a un particolare gruppo di investitori.

In Italia sono riconosciute diverse forme di entità commerciali, che possono essere di interesse per gli investitori stranieri, tra cui:
  •     impresa individuale;
  •     imprese collettive (ss, snc, sas);
  •     società di capitali (spa, srl);
  •     altre (cooperative, associazioni, fondazioni, ecc).
I documenti per la creazione di società a responsabilità limitata italiana sono:
  •     nome che verrà dato alla Società;
  •     indirizzo della sede legale in Italia;
  •     descrizione dell'Oggetto sociale (descrizione delle attività da svolgere in Italia);
  •     indicazione della scadenza annuale dell'anno fiscale della società;
  •     ammontare del capitale sociale.
Le tasse in Italia possono essere classificate in:
  •     imposte dirette (IRES, IRAP, IRPEF);
  •     imposte indirette come l'IVA;
  •     imposta di registro;
  •     imposte di fabbricazione.
Imposte dirette

Imposta sul Reddito Persone Fisiche (IRPEF). Si applica a persone fisiche residenti e non residenti sul territorio italiano che generano un reddito. Per i soggetti residenti, l'imposta personale sul reddito è applicata al reddito originato in qualsiasi Paese (principio di tutto il mondo). Per i non residenti, l'imposta si applica solo sul reddito generato in Italia.

Imposta sul Reddito Societario (IRES). Interessa i seguenti soggetti: spa, sapa, srl, cooperative, società di mutua assicurazione. L'IRES si applica con un'aliquota del 27,5% sul reddito imponibile; Un ulteriore 6,5% viene applicato sul reddito imponibile di aziende con ricavi superiori a 10 milioni di euro e un reddito imponibile di 1 milione di euro o superiore, che operano nel settore dei carburanti e dell'energia.

Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). É un'imposta locale, in quanto è applicabile alle attività produttive realizzate all'interno del territorio regionale. I soggetti passivi sono imprenditori, artisti e professionisti (persone fisiche), società per azioni ed entità commerciali, società commerciali, produttori agricoli che generano reddito dalla terra, enti non commerciali, pubblici e privati, la pubblica amministrazione, le società non residenti e gli enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica. L'imposta si applica sul valore netto della produzione. Quest'ultimo è definito come la differenza tra le voci positive e negative, e varia a seconda del tipo di attività svolta. Il tasso applicato al valore netto della produzione è del 3,9%.

Altre imposte

Tassa comunale (IMU). A partire dal 2011, una nuova tassa comunale ha sostituito l'imposta immobiliare (ICI). Come l'ICI, l'IMU è pagato su base annuale al Comune di riferimento, per proprietà, abitazioni, edifici, terreni agricoli e non, e in generale ogni tipo di beni immobili presenti sul territorio italiano, qualunque sia il loro utilizzo. L'imposta è calcolata applicando alla base imponibile l'aliquota fiscale decisa dal Comune in cui l'immobile è situato. Questa è generalmente compresa tra lo 0,46% e lo 0,70%. L'abitazione principale è soggetta all'imposta più bassa dello 0,46%. La base imponibile è costituita dal valore degli immobili moltiplicata per alcuni coefficienti, ed è calcolata in base a regole che variano a seconda della natura dell'immobile (edificio, terreno edificabile o terreno agricolo).

Imposta sul Valore Aggiunto (IVA). L'IVA è un'imposta indiretta sullo scambio di beni e servizi. Le aziende hanno l'obbligo di aggiungere l'IVA ai prezzi dei loro prodotti o servizi e di conseguenza di fatturarla ai clienti. In  quanto membro della UE, l'Italia applica la direttiva dell'Unione europea in materia di IVA e segue quindi i principi comuni del Regime IVA dell' Unione. L'imposta si applica alle seguenti operazioni:
  •     la fornitura di beni e servizi in Italia offerta da un imprenditore, un artista o un libero professionista nel corso di un'impresa, dell'esercizio di un'arte o di una professione;
  •     l'acquisto intracomunitario di beni in Italia da parte di un imprenditore, artista o professionista nell'esercizio di un business, un'arte o una professione;
  •     l'acquisto intracomunitario in Italia di mezzi di trasporto nuovi;
  •     l'importazione di beni in Italia da Paesi non appartenenti alla UE.