Investire in Slovacchia

La Slovacchia è una destinazione ideale per gli investimenti, soprattutto per via della sua stabilità politica ed economica sostenuta dall'Euro e da un sistema fiscale semplice ed equo. Ulteriori elementi positivi sono l' aliquota fiscale al 21% e un'imposta sui dividendi dello 0%, la disponibilità di forza lavoro altamente qualificata e istruita che offre la più alta produttività del lavoro nella regione CEE, insieme a costi favorevoli e a un Codice del lavoro altamente flessibile. Dal 1 gennaio 2020 il Governo ha abbassato l’aliquota fiscale sui liberi professionisti e sulle sro (società a responsabilità limitata) con fatturato sotto €100.000 dal 21% al 15% . Un incentivo importante per le piccole e medie aziende sul territorio e quelle che decideranno di entrare nel mercato slovacco.

Il Paese presenta infrastrutture in costante crescita, un'ampia selezione di terreni industriali e di uffici disponibili per l'acquisto o la locazione, incentivi agli investimenti e un elevato potenziale di innovazione per la ricerca e lo sviluppo. I numerosi cantieri, soprattutto nel nuovo distretto finanziario di Bratislava denominato “Twin City” ne sono un esempio importante.

La Slovacchia gode di una posizione favorevole nel cuore dell'Europa, tra Oriente e Occidente, e tra Polonia, Ungheria, Austria e Repubblica Ceca. Una città che permette spostamenti rapidi e comodi in poche ore in direzione Vienna, Praga, Budapest e molte altre città ancora.

Il suo elevato sviluppo economico ha permesso il più alto tasso di crescita del Pil nell'Unione Europea nel 2007 e il secondo più alto nel 2008. A causa della crisi economica mondiale la crescita del Pil nel 2009 è stata minore alle previsioni, ma già a partire dal nel 2010 la Slovacchia è riuscita comunque a mantenere un tasso di crescita tra i più alti nell'UE, attestandosi al 4,4% rimanendo sempre sui livelli del 4% .

Le migliori opportunità di investimento attuali sono state osservate nei settori di R & S, Design & Innovation, centri tecnologici, ICT & Sviluppo Software, nel settore dell'alta tecnologia e nei centri turistici. Ulteriori opportunità si possono trovare nei seguenti settori: ingegneria dei macchinari e di precisione, Automotive, Metallurgia e lavorazione dei metalli, Elettronica e Chimica e Farmacia.

L'attrazione di investimenti nell'ambiente slovacco è dimostrata dal costante aumento del numero di investitori stranieri e il volume degli investimenti diretti esteri nel Paese.

I principali settori produttivi sono la meccanica, la chimica, la produzione di materiale elettrico e informatico, metalli e beni di consumo. Grande importanza ha anche il settore automobilistico: sono presenti infatti numerosi i mpianti di produzione , come quelli di Volkswagen, Peugeot, Hyunday, Kia e  Jaguar Land Rover.

Nel suo complesso, la produzione industriale ha registrato nel corso dell’ultimo decennio un’importante evoluzione. Oggi, dopo anni di crescita esponenziale, il ciclo espansivo ha raggiunto un suo naturale rallentamento comunque positivo. Nonostante questa premessa, il volume delle esportazioni slovacche è aumentato di ben 8 volte negli ultimi vent’anni, dimostrando la qualità dell’attività produttiva e il livello raggiunto in produttività.

Attualmente la produzione industriale è in crescita, è infatti stata registrata un aumento su base annua del 2.8% a luglio 2019, questo soprattutto grazie al settore minerario (+14%), a quello manifatturiero (+2,7%) e a quello energetico.

Per quanto concerne la crescita del PIL, dopo essere stato il Paese con la crescita più alta dell’intera Eurozona per diversi anni, oggi la crescita si attesta intorno al +2.5% l’anno. Dopo molti anni in cui la crescita si è tenuta costanti intorno al +4.1%.

Anno dopo anno, anche gli stipendi stanno crescendo in tutta la Slovacchia. Si pensi che nel 2015 lo stipendio medio era di €883 al mese, nel 2019 è aumentato fino ad arrivare a €1101 al mese . Si rimane ancora comunque al di sotto della media nei Paesi dell’Eurozona, dove la media è di €1857 al mese.

A livello politico le indicazioni dalla Commissione Europea e dalla BCE vanno verso l’attuazione da parte dei paesi Membri di politiche espansive, come la strada già presa dal Governo in carica verso un taglio del corso del lavoro, consolidando la crescita e stimolando aziende e investimenti.