La Banca Centrale slovacca prevede un’accelerazione della crescita economica

  • January 28, 2016

{vigC} La Banca Nazionale della Slovacchia ha aumentato le stime di crescita del PIL di 0,1 punti percentuali per quest’anno e per l’anno prossimo.

La crescita economica della Slovacchia dovrebbe essere leggermente più veloce, rispetto a quanto previsto inizialmente dalla Banca Centrale. Questa infatti, nella sua ultima previsione aggiornata, ha aumentato la stima di crescita del PIL di 0,2 punti percentuali a 3,5% per il 2015 e di 0,1 punti percentuali per il 2016 e 2017, ovvero da 3,2% a 3,3%.

La Banca Nazionale della Slovacchia (BNS, ovvero Banca Centrale) sostiene che tale revisione sia stata motivata soprattutto da tre fattori, tra cui una maggiore accelerazione nell’utilizzo dei fondi europei rispetto a quello previsto, un notevole calo dei prezzi del petrolio e l’inserimento del nuovo investimento di Jaguar Land Rover nello scenario principale. Come considera la Banca Centrale, “dal momento che la società Jaguar Land Rover ha confermato il suo interesse a investire in Slovacchia, questo ha rappresentato il terzo fattore importante che è stato incorporato nella previsione con un effetto di crescita positiva sulle stime del PIL”.  

Visto che le previsioni di tale investimento sono state messe a punto, soprattutto per quanto riguarda un numero più basso di auto prodotte, l’impatto di tale accordo sulla crescita del PIL potrebbe essere di 1,8 punti percentuali fino al 2020, considerando la creazione di circa 9000 nuovi posti di lavoro.

Secondo la Banca Centrale, l’attuale sviluppo dinamico della Slovacchia, unitamente alla creazione di nuovi posti di lavoro nel settore pubblico e all’effetto positivo del nuovo investimento, potrebbe portare anche ad una crescita dell’occupazione più rapida rispetto a quella prevista.

La Banca Centrale ha quindi aumentato le stime di crescita dell’occupazione per questo e per il prossimo anno. Rispetto alle previsioni del mese di dicembre, ha modificato anche le stime di andamento dei prezzi al consumo. Ciò è dovuto ad un notevole calo dei prezzi del petrolio, a causa del quale la banca ha ridotto la stima dell’inflazione di 0,3 punti percentuali per il 2016. Attualmente si prevede che quest’anno i prezzi aumenteranno solo dello 0,4 %.

Invece la previsione dell’inflazione per il 2017 si sta leggermente alzando di 0,1 punti percentuali a 1,8%. I prezzi del petrolio, che sono in continuo calo, posso però far sì che tali previsioni cambieranno a breve. “L’andamento dei prezzi del petrolio, visto il loro continuo calo, rappresenta un rischio negativo nella previsione dell’andamento dell’inflazione e per una domanda interna più forte”, conclude la Banca Centrale.


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