Banche e crisi pandemica: la situazione in Slovacchia

  • October 27, 2020

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Più che dimezzato l'utile netto degli istituti bancari nella prima metà dell'anno.

Nel primo semestre del 2020 l'utile netto delle banche è stato inferiore del 64% rispetto a quello dell'anno precedente, assestandosi a 125,5 milioni di euro, a fronte dei 345,6 milioni accumulati nel 2019. Il calo sembra derivare dalla creazione di voci di aggiustamento che ammonterebbero a 252 milioni di euro, contro 76 milioni della prima metà del 2019.

Le banche prevedono di creare ulteriori 250 milioni di euro di riserve nella seconda metà del 2020.

Il crollo dell'economia e l'aumento della disoccupazione portano inevitabilmente ad un aumento del numero di mutuatari che non riescono a ripagare i loro prestiti. "Grazie alla moratoria sui rimborsi dei prestiti, non abbiamo ancora assistito a un aumento immediato dei prestiti non rimborsati, ma in accordo con la metodologia contabile internazionale abbiamo creato accantonamenti per perdite future previste a causa della pandemia", ha affermato Pavel Cetkovský, CFO e membro del Consiglio di amministrazione di Slovenská sporiteľňa. Tuttavia, il reale volume dei prestiti che non verranno rimborsati a causa della crisi pandemica diventerà evidente solo dopo la scadenza della moratoria per il rimborso dei prestiti, che avverrà alla fine di quest'anno.

Nel primo semestre, le banche hanno pagato 150 milioni di euro per la bank levy tax, più del totale dello scorso anno, ma nel mese di luglio hanno smesso di pagare la tassa. A causa dei tassi di rendimento molto bassi, i loro ricavi sono scesi del 4%. Sono solo i tre maggiori istituti di credito a registrare utili reali quest'anno, ossia Tatra banka (utile netto di 40,1 milioni di euro in 1H), SLSP (28,3 milioni di euro) e VÚB Banka (21,1 milioni di euro).

Fonte: trend.sk

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