«Ci aspettiamo che ci saranno dei requisiti d'ingresso in altri paesi che chiederanno di presentare la documentazione delle vaccinazioni eseguite. In questo senso con un passaporto vaccinale digitale coloro che hanno già ricevuto le dosi del vaccino possono stare tranquilli» è quanto ha affermato un portavoce del Ministero della Salute in una dichiarazione a Reuters.
Recentemente, il governo dell'Ontario Canada, ha ammesso che sta valutando la realizzazione di un “passaporto immunitario” insieme alla implementazione di sistemi restrittivi su viaggi e accesso a luoghi pubblici per chi non sia stato vaccinato.
Anche Israele è attiva su questo fronte, ha infatti annunciato che i coloro che hanno ricevuto il vaccino, diventeranno titolari di un “passaporto verde”, che consentirà loro di frequentare locali pubblici.
Il governo britannico ha incaricato due aziende di sviluppare dei "passaporti di libertà" , anche questi utilizzati per separare la società tra coloro che sono stati sottoposti a test o al vaccino da quelli che non dispongono di nessuno dei due strumenti di prevenzione.
Sam Grant, responsabile della campagna presso il gruppo di difesa delle libertà civili “Liberty”, ha avvertito che "qualsiasi forma di passaporto per l'immunità rischia di creare un sistema a due livelli in cui alcuni di noi avranno accesso alla libertà mentre altri ne saranno esclusi".