Nella giornata di giovedì, il Parlamento ha approvato una proroga dello stato di emergenza. Il numero di pazienti ospedalizzati è sceso a meno di 3.000 per la prima volta dopo tre mesi e il Paese si sta preparando ad un parziale ritorno alla normalità. Servizi, negozi, hotel e le chiese potrebbero aprire già la prossima settimana per chi risulta negativo al test. Tra due settimane potrebbero aprire anche le scuole superiori, le terrazze dei ristoranti e le palestre.
Diciannove paesi dell'UE hanno rinunciato ad alcuni dei loro vaccini della Pfizer e così la Slovacchia riceverà 688.000 dosi in più entro la fine di giugno. Otto paesi dell’UE, tra cui la Slovacchia, non sono riusciti ad acquistare la loro quota completa di vaccini nell'ambito del programma di acquisto collettivo dell'UE e di conseguenza le loro consegne saranno più lente. Per aiutare il paese, e vista la situazione di emergenza, gli sono stati concessi 2,8 milioni di vaccini in più.
L'agenzia farmaceutica ŠÚKL ha sconsigliato l'uso del vaccino russo Sputnik e rilascerà una dichiarazione ufficiale questa settimana. Il Ministro della Salute potrebbe comunque approvare il vaccino anche senza il consenso di ŠÚKL. La Slovacchia avrebbe dovuto ricevere 600.000 dosi entro la fine di marzo, ma la Russia ne ha consegnate solo 200.000.
La Slovacchia ha già somministrato 1 milione di dosi, quindi un quinto della popolazione è parzialmente immunizzata. Si stima che circa il 40% degli slovacchi sia immune dato che il numero di contagiati da inizio pandemia è probabilmente il doppio del numero ufficiale di test positivi riscontrati.
