Il ministro degli Esteri Ivan Korčok (SaS) ha annunciato le proprie dimissioni. Korčok ha scritto ai membri del governo: "Vi prego di fare tutto il possibile per rispettare l'agenda politica estera ed europea del Governo, tralasciando qualsiasi sviluppo politico interno".
Scaduto anche l’ultimatum a Matovič da parte del ministro dell’Istruzione Branislav Gröhling, che ha salutato i propri colleghi annunciando le proprie dimissioni. "Ora è il momento di lasciare spazio affinché l’intera situazione possa stabilizzarsi, sia nel governo che nel Consiglio nazionale. Annuncio dunque le mie dimissioni come ministro dell'Istruzione", ha dichiarato Gröhling ai giornalisti durante una riunione di gabinetto. Čaputová è a conoscenza delle dimissioni del ministro e lo incontrerà domani, 25 marzo.
Nella giornata di martedì, il Ministro della Giustizia Mária Kolíková (Za ľudí) ha rassegnato le dimissioni: è il quarto ministro a lasciare il proprio incarico, preceduta da Marek Krajčí (Salute), Milan Krajniak (Lavoro) e Richard Sulík (Economia). Così come Krajniak e Sulík, anche Kolíková è intenzionata a ritornare solo dopo che il Governo sarà ricostruito. Prima delle dimissioni Kolíková ha condannato duramente il modo di governare di Igor Matovič (OĽaNO). In un anno di servizio come Ministro della Giustizia, Kolíková ha apportato varie modifiche al sistema giudiziario e alle misure anti-corruzione (legge in materia di confisca patrimoniale, revisione delle dichiarazioni di proprietà dei giudici).
La Presidente Zuzana Čaputová ha espressamente chiesto a Matovič di dimettersi per facilitare il cambio di governo e porre fine alla crisi della coalizione. Una settimana fa si era verificata una situazione pressoché identica: “Tre settimane di trattative e ancora nessun risultato, tutto ciò con gli ospedali sovraffollati… è una mossa sconsiderata”, ha affermato Čaputová. “Il nostro obiettivo è quello di porre fine alla crisi di coalizione il prima possibile”, ha dichiarato OĽaNO in risposta alla Presidente.
Il nuovo candidato a Primo Ministro di OĽaNO è Eduard Heger, questo è stato l’annuncio del ministro della Difesa Jaroslav Nad’ e ora il partito dovrà scegliere un nuovo candidato per il Ministero delle Finanze. Naď ha inoltre affermato che OL’aNO è disposto a rinunciare alla propria richiesta di togliere un ministero al partito SaS, ma sembra comunque che la questione più controversa rimanga la presenza di Richard Sulík nel nuovo governo.
Sas continua a rifiutarsi di cedere un posto al governo e si oppone anche all'aggiunta di un nuovo membro del gabinetto. Matovič, infatti, vuole creare la nuova posizione di Vice Primo Ministro per la lotta alla corruzione, da riservare a sé stesso.
Il partito Za ľudí è disposto ad accettare Matovič come membro del governo, ma afferma che se la crisi non si risolve entro lunedì, lascerà la coalizione.
Il leader del partito Boris Kollár ha sospeso le attività del parlamento per una settimana per evitare che le varie tensioni influissero negativamente sui lavori dell’organo. Kollár ha inoltre respinto la richiesta di OL’aNO di sottrarre un ministero a SaS. È probabile che Sme rodina abbia presentato il suo deputato Jozef Hlinka come candidato a nuovo ministro del Lavoro. Tuttavia, la Presidente Čaputová si è rifiutata di concedergli la nomina fino a quando la crisi della coalizione non sarà risolta.
Nella giornata di martedì, il Ministro della Giustizia Mária Kolíková (Za ľudí) ha rassegnato le dimissioni: è il quarto ministro a lasciare il proprio incarico, preceduta da Marek Krajčí (Salute), Milan Krajniak (Lavoro) e Richard Sulík (Economia). Così come Krajniak e Sulík, anche Kolíková è intenzionata a ritornare solo dopo che il Governo sarà ricostruito. Prima delle dimissioni Kolíková ha condannato duramente il modo di governare di Igor Matovič (OĽaNO). In un anno di servizio come Ministro della Giustizia, Kolíková ha apportato varie modifiche al sistema giudiziario e alle misure anti-corruzione (legge in materia di confisca patrimoniale, revisione delle dichiarazioni di proprietà dei giudici).
La Presidente Zuzana Čaputová ha espressamente chiesto a Matovič di dimettersi per facilitare il cambio di governo e porre fine alla crisi della coalizione. Una settimana fa si era verificata una situazione pressoché identica: “Tre settimane di trattative e ancora nessun risultato, tutto ciò con gli ospedali sovraffollati… è una mossa sconsiderata”, ha affermato Čaputová. “Il nostro obiettivo è quello di porre fine alla crisi di coalizione il prima possibile”, ha dichiarato OĽaNO in risposta alla Presidente.
Il nuovo candidato a Primo Ministro di OĽaNO è Eduard Heger, questo è stato l’annuncio del ministro della Difesa Jaroslav Nad’ e ora il partito dovrà scegliere un nuovo candidato per il Ministero delle Finanze. Naď ha inoltre affermato che OL’aNO è disposto a rinunciare alla propria richiesta di togliere un ministero al partito SaS, ma sembra comunque che la questione più controversa rimanga la presenza di Richard Sulík nel nuovo governo.
Sas continua a rifiutarsi di cedere un posto al governo e si oppone anche all'aggiunta di un nuovo membro del gabinetto. Matovič, infatti, vuole creare la nuova posizione di Vice Primo Ministro per la lotta alla corruzione, da riservare a sé stesso.
Il partito Za ľudí è disposto ad accettare Matovič come membro del governo, ma afferma che se la crisi non si risolve entro lunedì, lascerà la coalizione.
Il leader del partito Boris Kollár ha sospeso le attività del parlamento per una settimana per evitare che le varie tensioni influissero negativamente sui lavori dell’organo. Kollár ha inoltre respinto la richiesta di OL’aNO di sottrarre un ministero a SaS. È probabile che Sme rodina abbia presentato il suo deputato Jozef Hlinka come candidato a nuovo ministro del Lavoro. Tuttavia, la Presidente Čaputová si è rifiutata di concedergli la nomina fino a quando la crisi della coalizione non sarà risolta.
Foto: tvnoviny.sk