Coronavirus: situazione attuale nei paesi V4 ed in Austria

  • April 6, 2021
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Slovacchia

Dai test PCR effettuati in Slovacchia nella giornata del 5 aprile risultano 333 nuovi casi di coronavirus su 3145 tamponi PCR realizzati e nessun decesso.
Il numero di pazienti ospedalizzati è sceso a meno di 3.000 per la prima volta dopo tre mesi e il Paese si sta preparando ad un parziale ritorno alla normalità. Servizi, negozi, hotel e le chiese potrebbero aprire già la prossima settimana per può presentare un test negativo. Tra due settimane potrebbero aprire anche le scuole superiori, le terrazze dei ristoranti e le palestre.

Ungheria

A breve verrà raggiunta quota 2,5 milioni di dosi di vaccino somministrate ed entrerà in vigore un nuovo coprifuoco più leggero: dalle 22:00 fino alle 5:00 di mattina. I negozi resteranno aperti dalle ore 5:00 alle ore 21:30. I cinema, i teatri, le palestre, i ristoranti e le scuole restano per ora chiusi. Gli spostamenti tra i distretti non sono limitati e non è necessario indossare una mascherina FFP2 al chiuso. Nella giornata di ieri, 5 aprile, sono stati registrati 3,874 nuovi casi.
Budapest sta pensando ad un progressivo allentamento delle restrizioni nei giorni a venire. Per quanto riguarda il piano vaccinale, l’esecutivo si aspetta infatti entro la metà di questa settimana che il 25% della popolazione sia vaccinata.
Allo stesso tempo, il personale sanitario denuncia reparti Covid vicini alla saturazione, il che dovrebbe frenare le riaperture delle attività commerciali. Medici ed insegnanti hanno chiesto di posticipare gli allentamenti delle restrizioni, mentre i sindacati richiedono riaperture totali e veloci.

Repubblica Ceca

La situazione nella Repubblica Ceca si aggrava, registrando un aumento del numero di pazienti ospedalizzati, 19 dei quali sono stati trasferiti in Germania. Nella sera di domenica 4 aprile, la polizia di Praga è intervenuta per interrompere una festa illegale in un appartamento nel centro città a cui stavano partecipando 56 persone, principalmente studenti stranieri.
In Repubblica Ceca le restrizioni rimangono rigide. Il coprifuoco è in vigore dalle ore 21:00 alle ore 5:00. La maggior parte dei servizi restano non operativi. I ristoranti forniscono solo il servizio da asporto e le autorità stanno monitorando attivamente il rispetto delle regole. Nella Repubblica Ceca è consentito lasciare la propria abitazione solo in casi eccezionali (andare al lavoro, fare sport e shopping, assistenza sanitaria), ed è vietato viaggiare tra i distretti. Tuttavia, il Primo Ministro ceco Andrej Babiš ha annunciato recentemente che il coprifuoco e lo stato di emergenza non saranno prorogati dopo la loro scadenza che avverrà l'11 aprile a mezzanotte. Quindi, i viaggi tra i distretti e le restrizioni agli spostamenti serali saranno presto aboliti. Nella giornata di ieri, 5 aprile, sono stati registrati 1.405 nuovi casi.


Polonia

In Polonia si è assistito ad importanti allentamenti nelle misure di restrizione nel mese di febbraio: sono stati riaperti teatri, cinema, musei e altri servizi. Tuttavia, nel mese di marzo le restrizioni precedentemente abolite sono state riadottate a causa dell'aggravarsi della situazione epidemica. Ai ristoranti era consentito solo il servizio d’asporto, ma è sorto un contro-movimento all’azione del governo che ha spinto per la riapertura del settore ristorativo.
In Polonia erano in atto anche misure regionali piuttosto restrittive. Sebbene il governo sia stato recentemente costretto a introdurre misure a livello nazionale, gli spostamenti fra le regioni non sono vietati. Non è in vigore nessun coprifuoco e non vi è l’obbligo di esibire un tampone con esito negativo. Nella giornata di ieri, 5 aprile, sono stati registrati 9,921 nuovi casi.
Il Ministro della Salute polacco ha affermato che, se la situazione epidemica dovesse peggiorare ulteriormente, potrebbe prendere in considerazione l’opzione di introdurre un coprifuoco.

Austria

In Austria, a causa della grave situazione epidemiologica, dall’1 al 10 aprile è stato indetto un lockdown, denominato “chiusura pasquale per l’Austria Orientale”, nelle regioni orientali di Burgenland, Bassa Austria e Vienna.
Le misure previste includono:
- Coprifuoco 24 ore su 24, con le consuete eccezioni: il disbrigo delle “necessità di base” della vita quotidiana (ad esempio fare la spesa), motivi di lavoro o studio, qualora indispensabili, assistenza a terze persone ed il disbrigo di obblighi familiari, prevenzione di pericoli o danni alla propria vita o proprietà, ricreazione fisica o psichica (ad esempio: jogging, passeggiata, portare a spasso il cane, etc.), assistenza ad altre persone in caso di emergenza.
- Chiusura dei negozi (ad eccezione delle attività che vendono beni di prima necessità come alimentari e farmacie).
- Chiusura dei servizi in cui vi è uno stretto contatto con i clienti.
- Scuole: didattica a distanza nella settimana dopo Pasqua.
Nella giornata di ieri, 5 aprile, sono stati registrati 2,217 nuovi casi. I nuovi casi sembrano diminuire. Il governo ha affermato che, se i casi continueranno a diminuire, si potrà procedere con alcuni allentamenti nelle restrizioni anti-covid.

 
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