Martedì in Slovacchia è stata sospesa la somministrazione delle prime dosi del vaccino AstraZeneca, a seguito del decesso, la scorsa settimana, di una donna di 47 anni, evento ritenuto dall’Istituto Statale per il Controllo dei Medicinali "probabilmente" legato al vaccino.
La somministrazione di AstraZeneca continua per chi ha già ricevuto la prima dose ed è in attesa della seconda iniezione: attualmente viene somministrato a persone di età compresa tra i 18 e i 44 anni.
Nel corso di un briefing tenutosi ieri online, il Ministro della Salute Vladimir Lengvarsky ha dichiarato che la causa della morte della donna è ancora sotto indagine e che il motivo principale dietro la sospensione dell’uso di questo vaccino è un altro, ossia che il Paese non ha dosi sufficienti per continuarne la somministrazione. Come molti altri membri dell'Unione Europea, infatti, anche la Slovacchia ha registrato un calo delle consegne da parte dell'azienda.
Il vaccino anglo-svedese rimarrà dunque parte della scelta vaccinale del paese: "Contiamo ancora su AstraZeneca nel nostro piano di vaccinazione", ha affermato il Ministro.
Lengvarsky ha riferito che il suo Ministero sta lavorando per permettere alle persone di poter scegliere liberamente quale vaccino farsi inoculare a partire da giugno. Questo riguarda tutti i vaccini disponibili, "compresi quelli non registrati". Tra questi, potrebbe esserci anche il vaccino russo: “Prevedo che includeremo anche lo Sputnik nel programma di vaccinazione all'inizio di giugno”, ha dichiarato il Ministro.
Fonte: abcnews.go.com; reuters.com
