Secondo i dati dell’Agenzia polacca per gli investimenti e il commercio, nel 2024 sono stati avviati solo 53 progetti di investimento con un valore complessivo dichiarato di circa 2,4 miliardi di euro, rispetto ai 74 progetti del 2023 per un valore di 3,2 miliardi. Gli economisti prevedono un ulteriore calo anche per quest’anno.
Secondo la professoressa Eliza Przeździecka dell'Istituto di Economia Internazionale presso la Scuola di Economia di Varsavia, i principali ostacoli all’espansione degli investitori stranieri in Polonia sono rappresentati dall’aumento dei costi energetici e del lavoro. Le industrie ad alto consumo energetico o ad alta intensità di manodopera vedono ormai la Polonia come una destinazione meno attrattiva. Tuttavia, il Paese continua a offrire un’ampia disponibilità di lavoratori altamente qualificati, elemento che resta tra i principali punti di forza agli occhi degli investitori.
Un rapporto della banca centrale polacca (NBP) segnala che nel 2023 si è interrotta la crescita degli investimenti esteri diretti osservata negli anni precedenti. Il valore degli investimenti diretti in Polonia a fine 2023 era pari a 1.360 miliardi di złoty, ma le nuove operazioni di investimento si sono ridotte di 38,4 miliardi rispetto al 2022, fermandosi a 119,9 miliardi di złoty.
La flessione è stata dovuta soprattutto al calo del reinvestimento degli utili e a un saldo negativo delle operazioni su strumenti di debito. Si tratta, secondo gli analisti, di una conseguenza diretta dell’indebolimento congiunturale registrato durante l’anno.
Il rapporto “Investimenti diretti esteri in Polonia”, pubblicato nell’ottobre 2024 e cofirmato dalla professoressa Przeździecka, conferma che si è trattato del primo calo dopo tre anni di crescita. Più in generale, anche a livello globale si è registrato un secondo anno consecutivo di flessione degli investimenti esteri diretti, coinvolgendo due terzi dei Paesi OCSE e oltre la metà delle 20 maggiori economie mondiali.
Per il 2025, l’andamento degli investimenti dipenderà in parte dagli sviluppi della guerra in Ucraina. Dall’inizio dell’anno, molti investitori finanziari scommettono sulla fine del conflitto, con un conseguente spostamento di capitali verso le Borse europee. Tuttavia, questo flusso di investimenti potrebbe facilmente invertire rotta in caso di peggioramento del quadro geopolitico.
Secondo Przeździecka, “nonostante le tensioni geopolitiche e la vicinanza del conflitto, molte aziende vedono in questa situazione un’opportunità. Puntano a posizionarsi per trarre vantaggio da una futura ricostruzione dell’Ucraina. Tuttavia, la fine della guerra avrà sicuramente un impatto positivo sul clima degli investimenti, restituendo stabilità e sicurezza, fattori fondamentali per ogni investitore.”
Nel 2023, i principali flussi di investimento diretto in Polonia sono arrivati dai Paesi Bassi (34,2 miliardi di złoty), Regno Unito (24,8 miliardi), Irlanda (13,3 miliardi) e Germania (9,9 miliardi). Questi quattro Paesi hanno rappresentato oltre due terzi del totale. In termini di capitali investiti, le aziende tedesche guidano la classifica, ma il primo investitore individuale è la società francese Orange, seguita da ArcelorMittal e da un gruppo di aziende appartenenti alla famiglia tedesca Porsche-Piëch (Volkswagen, Scania, MAN).
Calo degli investimenti esteri in Polonia: costi in aumento e guerra in Ucraina scoraggiano gli investitori
- April 2, 2025
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