Bruxelles porta cinque paesi UE davanti alla Corte di Giustizia per mancata applicazione del Digital Services Act

  • May 9, 2025

undefined 

La Commissione Europea ha annunciato il deferimento di cinque Stati membri – Repubblica Ceca, Spagna, Cipro, Polonia e Portogallo – alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per non aver correttamente implementato il Digital Services Act (DSA), il regolamento comunitario volto a disciplinare le piattaforme online e garantire un ambiente digitale più sicuro e trasparente. Secondo Bruxelles, i paesi coinvolti non hanno rispettato l’obbligo di nominare un Coordinatore nazionale dei servizi digitali (DSC) entro il termine del 17 febbraio 2024, oppure hanno nominato tali organi senza conferire loro i poteri necessari. Inoltre, nessuno dei cinque ha ancora stabilito le sanzioni previste in caso di violazione della normativa. In particolare, la Polonia non avrebbe né nominato né autorizzato un coordinatore nazionale, mentre la Repubblica Ceca, Spagna, Cipro e Portogallo avrebbero istituito organi privi delle competenze legali per far rispettare il DSA. Il Digital Services Act, in vigore dal 2022, impone alle grandi piattaforme e motori di ricerca obblighi stringenti in materia di lotta ai contenuti illegali, protezione della privacy e gestione dei rischi per la sicurezza pubblica. Tuttavia, la norma è oggetto di critiche da parte di esponenti politici e attivisti per la libertà di espressione, che temono una censura eccessiva, oneri sproporzionati per le piattaforme più piccole e rischi per la riservatezza degli utenti. Anche negli Stati Uniti la normativa è stata oggetto di attenzione: il presidente della Commissione Giustizia della Camera, Jim Jordan, ha espresso “preoccupazione per le implicazioni del DSA sulla libertà di parola”, definendolo un “modello di censura globale di fatto”. Elon Musk e l’ex presidente Donald Trump hanno anch’essi criticato il regolamento, quest’ultimo definendo le sanzioni UE “una forma di tassazione sulle aziende americane”. Se la Corte di Giustizia dell’UE confermerà la violazione, gli Stati membri coinvolti potrebbero essere condannati a pagare multe salate e obbligati ad adeguarsi in tempi rapidi.

 

 Torna alla pagina principale e leggi tutte le ultime notizie. Visita news.camit.sk

Le notizie più lette