Il primo ministro slovacco Robert Fico ha annunciato che la Slovacchia chiederà all’Unione Europea di posticipare il voto sul 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia fino a quando non sarà chiarita la questione del divieto di importazione di gas, petrolio e combustibile nucleare russi dopo il 2027. Bratislava pretende anche garanzie su eventuali compensazioni per i danni economici che la Slovacchia potrebbe subire. Fico ha dichiarato che, sebbene il Paese disponga attualmente di scorte sufficienti di gas, resta fondamentale ottenere assicurazioni sul fatto che i flussi continueranno anche in caso di crisi in Germania o nella Repubblica Ceca. Ha inoltre sottolineato il rischio di una causa legale da parte di Gazprom, che potrebbe chiedere fino a 20 miliardi di euro di risarcimento qualora la Slovacchia violasse i termini del contratto di fornitura a lungo termine interrompendo gli acquisti. Nel frattempo, la Commissione Europea presenterà oggi la proposta ufficiale per vietare l’importazione di petrolio, gas e combustibile nucleare dalla Russia. Tra le misure previste figura l’obbligo per gli Stati membri di rendere noti gli accordi energetici stipulati con Mosca. Entro la fine dell’anno, ciascun Paese dovrà inoltre elaborare un piano nazionale per l’attuazione del divieto.