Fallisce la riforma della pubblica amministrazione
La creazione di centri unificati per gli utenti che dovrebbero garantire tutti i servizi statali in un unico luogo (dalla possibilità di ottenere una licenza per una ditta individuale a quella di ricevere un permesso di costruzione) è stata al centro di una delle principali riforme del governo:
Accordo russo-ucraino sul gas
Russia e Ucraina hanno raggiunto un accordo venerdì scorso che assicurerà le forniture di gas all’Ucraina per il prossimo inverno.
PPP per il nuovo ospedale di Bratislava
Costruire il nuovo ospedale di Bratislava attraverso lo schema di partnership pubblico-privata (PPP) potrebbe non essere l’opzione migliore secondo un’analisi condotta dal think thank INEKO.
CRH sempre più potente
La filiale slovacca di Holcim è stata ribattezzata CRH il primo di settembre. La vendita dei beni slovacchi era una delle condizioni per l’approvazione da parte dell’Unione europea della fusione Holcim-Lafarge.
Effetto domino
"Volkswagen è diventata una minaccia più grande della crisi greca per l'economia tedesca", ha sostenuto l'economista Carsten Brzeski.
Lo scan CT costa quanto un lavoro
Il consiglio di amministrazione dell’ospedale Piešťany ha richiamato il direttore, Mária Domčeková.
Incentivi all’investimento
Il governo ha approvato l’erogazione di incentivi agli investimenti per un totale di 7,7 milioni di euro a tre investitori.
Migliora la mora dei pagamenti in Europa
La mora dei pagamenti è migliorata recentemente. Mentre lo scorso anno il 24% di tutte le voci veniva pagato in ritardo o non veniva proprio pagato, la cifra per quest’anno si attesta intorno al 20%.
I nuovi progetti di Urbicom
L’imprenditore edile Urbicom ha ritardato di oltre un anno i suoi piani per la costruzione di una zona residenziale con 86 appartamenti e 16 case
Fico contro le quote obbligatorie
La Slovacchia citerà in giudizio l’Unione europea presso la Corte di Giustizia di Lussemburgo sulle quote obbligatorie che gli sono state imposte per quanto riguarda il trasferimento dei migranti;
La Slovacchia dice NO
I Ministri dell’interno dell’Unione europea hanno approvato le quote obbligatorie per il trasferimento di 160.000 rifugiati - in questo momento presenti in Ungheria, Italia, e Grecia - tra tutti i membri dell’Unione europea.